Genesi: Gli Inizi
Questi pochi capitoli del primo libro della Bibbia sono un complesso a sé.
Cosa raccontano?
Materialmente: alcuni quadri (in tutto 7) su: creazione del mondo e delluomo e alcuni episodi della sua storia dallorigine fino ad Abràm.
Per secoli si è pensato: con queste pagine Dio ha voluto rivelarci come ha creato il tutto e come è andata la storia delluomo. Era ritenuto quindi da tutti un libro contenente verità scientifiche e storiche, oltre che di fede.
Oggi, attraverso larcheologia, una maggior conoscenza delle culture antiche, la spinta delle scienze e laffinamento della nostra capacità di leggere queste pagine, sappiamo che Dio ha voluto rivelarci qualcosa daltro: quello che da soli non avremmo mai capito (o voluto capire) dellopera sua e nostra. Se fossimo stati più pronti nel cogliere il messaggio di queste pagine, non saremmo mai arrivati a pronunciare quella frase, che purtroppo tanti ancora ritengono basilare: O credi alla Bibbia, o credi alla scienza.
Oggi sappiamo che tra Bibbia e scienza non cè opposizione (non parlo dei fondamentalisti
).
Che può succedere è lopposizione tra scienziati e credenti, specie quando uno scienziato si ritiene autorizzato a fare il teologo o quando un credente si ritiene autorizzato a fare lo scienziato (qui parlo dei fondamentalisti
).
Ma qual è la verità che la Bibbia contiene?
Anzitutto, cosa non sono queste pagine?
Non sono pagine storiche
Non sono pagine scientifiche
Allora, cosa sono queste pagine?
Sono flash teologici presentati sotto forma di racconti.
Flash teologici attraverso i quali gli autori han voluto rispondere ad alcune domande: che senso ha il mondo, che senso ha la vita, se Dio è buono perché cè il male, quale rapporto va cercato tra noi e Dio, perché gli uomini sono così diversi
?
Per questo il tema di fondo è: in quale mondo sei chiamato a vivere la tua fede?
La risposta è data rispondendo a due domande.
La prima: perché per Abràm è così difficile essere Abraham ( = fidarsi di Dio)?
Perché Abràm vive nel mondo dei cinque rifiuti:
il rifiuto di sé come creatura
il rifiuto di Dio come Padre
il rifiuto dellaltro come fratello
il rifiuto dellaltro come persona
il rifiuto dellaltro come simile.
La seconda: ma, se la realtà è questa, perché Dio chiama Abràm?
Perché il Dio che entra in relazione con Abramo è così: a ogni rifiuto risponde con un rilancio.
Ai primi due rifiuti risponde col Protovangelo: Il seme della donna ti schiaccerà la testa
Al fratricidio di Caino risponde proteggendo lassassino
Al crollo dellecosistema provocato dalla corruzione umana (diluvio) risponde salvando Noè
Alla disgregazione provocata dalla hybris del potere (Babele) risponde chiamando Abramo.
A quale scopo? Genesi 12,3: In te saranno benedette tutte le genti.
Riferimenti bibliografici
- Come per tutto il libro della Genesi, anche le suggestioni da cui parte la lettura proposta di Genesi 1-11, vengono fondamentalmente da:
C. Mesters, Abramo e Sara, Cittadella Ed. Assisi 1979
E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "Antico testamento /1 Il Pentateuco: fede e libertà"
della serie "La Bibbia in Parrocchia"
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