La Bibbia in parrocchia

Don Pierino Ongaretti


Alcune note introduttive al Nuovo Testamento

Mentre Gesù vive, non dice mai ai suoi discepoli: ‘Sedetevi e scrivete. Vi detto i punti fondamentali del mio Vangelo’.

Così pure, dopo la risurrezione, non dice agli apostoli: Andate e scrivete. La Parola di Dio va divulgata e la scrittura è il mezzo migliore e più duraturo.

Gli dice invece: Andate e annunciate a tutti i popoli quello che Dio, attraverso di me, ha fatto per voi. Cioè, portate a tutti il mio annuncio di gioia: per tutti c’è il perdono dei peccati.

E gli apostoli, dopo la Pentecoste, porteranno nel mondo ‘la stoltezza della predicazione’, come dice S. Paolo.


Ma un bel giorno Paolo viene a sapere che nella comunità cristiana di Tessalonica ci sono dei problemi. Non può recarsi da loro. Allora prende carta e penna e scrive una lettera: così comincia il Nuovo Testamento. Siamo nel 51.

In seguito Paolo scriverà altre lettere, imitato da diversi apostoli.


Verso gli anni 70 si incrociano due realtà.

La prima. Le comunità cristiane cominciano a percepire che la parousìa, la seconda venuta di Gesù (noi spesso diciamo: il suo ritorno) ritenuta imminente per anni, avverrà quando Dio vorrà… appare quindi sempre più impellente il problema di ‘inventare’ una vita cristiana degna di questo nome, e applicabile ai diversi ambiti della vita: personale, comunitario, familiare, sociale…

La seconda: diversi apostoli sono già morti martiri per la fede che annunciano, e la rete si va stringendo attorno a quelli che restano. Con la loro morte rischiano di scomparire i testimoni oculari della vita e dell’opera di Gesù. Come garantire alle generazioni che verranno di poter conoscere Gesù e il suo Vangelo per quello che sono stati, ed evitare così il rischio di inventarsene uno fasullo?


È allora che vengono scritti i vangeli.

Non raccontano la storia di Gesù. Ricordano alcuni episodi della sua vita, per permettere ai cristiani di poter impostare la vita quotidiana centrandola su di Lui, su quello che ha detto e quello che ha fatto. Quindi, più che libri storici (con le nostre preoccupazioni di riscontro documentale), sono testimonianze di fede sui fatti raccontati dai testimoni oculari, scritte da uomini di chiesa, nella chiesa, per la vita di fede della chiesa stessa.

Il taglio dato a queste testimonianze risponde a precisi problemi delle rispettive comunità cristiane.


Marco, storicamente il primo Vangelo canonico (riconosciuto dalla chiesa come ispirato, quindi ‘Parola di Dio’), è scritto a Roma verso il 70.

È detto il Vangelo dei catecumeni (chi si avvicina al battesimo). Risponde alla domanda: quale uomo? (quale idea di uomo devi avere in te per poter accogliere Gesù come il salvatore?).


Matteo scrive il suo Vangelo per le comunità cristiane dell’area siro-palestinese negli anni 80.

È detto il
Vangelo della chiesa. Risponde alla domanda: quale comunità? (a quali condizioni una comunità di battezzati è davvero una comunità cristiana?).


Luca scrive il suo Vangelo per le chiese ellenistiche del Mediterraneo orientale (oggi: Grecia e Turchia) più o meno negli anni di Matteo.

È detto il Vangelo della gioia. Risponde alla domanda: quale Dio? (quale idea di Dio devi avere per riconoscere in Gesù di Nazaret il Dio fatto uomo per la tua salvezza?).


Giovanni scrive il suo Vangelo verso la fine del primo secolo per le chiese dell’attuale Turchia.

È detto il Vangelo dell’agàpe (l’amore gratuito di Dio che si rivela a noi in Gesù). Risponde alla domanda: quale fede? (quale tipo di fede devo abbracciare per poter davvero accogliere Gesù?).


Notate: ‘quale uomo, quale comunità, quale Dio, quale fede’: sono domande specifiche si singole comunità cristiane primitive o sono le domande di fondo alle quali ogni comunità (e ogni cristiano) è chiamata a dare risposta in ogni epoca della storia?

Anche in questo noi vediamo una prova del carattere ispirato di questi libri.


Quanti e quali libri formano il Nuovo Testamento?

4 Vangeli, Atti degli Apostoli, 13 Lettere di Paolo, 7 Lettere Cattoliche, Lettera agli Ebrei, Apocalisse.

In tutto sono 27 volumi.


Riferimenti

Per quanto riguarda i Vangeli, utili in particolare i libri del Card. Carlo M. Martini:

per Marco: Vangelo e comunità cristiana, Marietti 1981

per Matteo: Cosa dobbiamo fare?, Piemme 1995

per Luca: L’evangelizzatore in san Luca, Ancora 1983

per Giovanni: Il caso serio della fede, Piemme 2002


E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "Nuovo Testamento / A1 - Ma Io Vi Dico" della serie "La Bibbia in Parrocchia"


Indice dei contributi audio/video

Note introduttive sul Nuovo Testamento (registrato il 04.10.2012)


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