LUCA: IL VANGELO DELLA GIOIA: QUALE DIO?
Luca è un greco convertito da Paolo. Diventa suo discepolo. È uomo di cultura. Paolo lo definirà ‘il mio caro medico’.
Scrive il suo Vangelo negli anni 80 (come Matteo) per le comunità cristiane di origine greco ellenistica.
Qual è il più grosso ostacolo che la Chiesa incontra in questo ambiente? Il concetto di Dio dei greci.
A cosa pensano quando parlano degli dèi?
Certo, c’era in alcune élites il bisogno di una spiritualità maggiore, di devozione interiore… vedi…
Esiodo , il grande poeta del VIII-VII secolo a. C. con la sua Teogonìa…
I pitagorici e la mistica dei numeri…
L’Oracolo di Delfo, col suo messaggio: ‘Gnòzi s’autòn’ (conosci te stesso)
I grandi tragici greci del V secolo a.C.: Eschilo, Sofocle, Euripide…
Platone, nel dialogo ‘La repubblica’ arriva a definire la divinità ‘Ton Agazòn’: il Bene…
Ma il popolo ha un’idea molto più rozza: gli dèi si divertono alle spalle dell’uomo: vedi l’Iliade…, vedi il mito di Edipo… e quando, nel IV secolo Socrate, in Atene, dirà: gli dèi non sono così, verrà condannato a morte come ‘corruttore dei giovani’…
Luca si rende conto che, se vuole che il messaggio di salvezza di Cristo entri in questo ambiente, la prima cosa da fare è sbarazzare il campo da simili convinzioni.
Ecco allora tutto il suo sforzo per presentare il Dio di Gesù come il Dio che si interessa dell’uomo, anche del più emarginato, si compromette per l’uomo e vuol salvare ‘chi era perduto’, mantiene fede alla sua parola fino a morirne, fa festa per il ritorno del figlio scappato di casa, vuol salvare ogni uomo: per questo fa iniziare la genealogia di Gesù da Adamo…
Non a caso ricorda certe parabole: il buon samaritano, il padre misericordioso, epulone e Lazzaro, il fariseo e il pubblicano… e nei racconti di risurrezione sottolinea:
Prima apparizione: ‘… annunciate a tutti… il perdono dei peccati…’
I due di Emmaus: l’incontro con Cristo, se non diventa gioia di vita, lascia vuoti…
Ecco perché il Vangelo di Luca è chiamato anche il Vangelo della gioia e il Vangelo dei poveri: perché tutto teso a dare speranza a chi non ne ha (è l’unico che inizia con 3 inni di gioia)…
È detto pure il Vangelo delle donne: queste, disprezzate nell’ambiente giudaico, hanno un posto privilegiato nelle attenzioni di Gesù.
/// Quale idea di Dio abbiamo noi cristiani d’oggi?
/// Quale speranza viviamo nella vita quotidiana?
Per la lettura: Luca si divide in tre parti:
Gesù annuncia il suo mistero pasquale in Galilea: 4,14 – 9,50
Gesù sale a Gerusalemme verso la sua Pasqua (il grande viaggio): 9,51 – 19,28
Gesù compie il mistero pasquale in Gerusalemme: 19,28 – 24,53
Il mistero pasquale costituisce la trama di fondo di ogni singola parte.
Per tutta la vita Gesù ‘sale’ verso questo mistero di Pasqua.
Per questo essere cristiani in Luca è: seguire Cristo nel suo compiere la volontà del Padre.
E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "NUOVO TESTAMENTO / 1C - Gesù e gli albori della Chiesa: PER SALVARE CHI ERA PERDUTO" della serie "La Bibbia in Parrocchia"
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