AMOS
Pastore a Tekoa, nel deserto di Giuda. Dio lo invia come profeta in Samaria (Regno del Nord).
Predica sotto Geroboamo II (780-740), epoca umanamente gloriosa ma in cui il lusso dei grandi è un insulto alla miseria dei poveri
e in cui lo splendore del culto maschera l’assenza di una fede vera.
Amos è il contestatore della ELEZIONE di Israele. Essa non è garanzia automatica di prosperità e felicità.
Il ‘giorno del Signore’ sarà per Israele ‘giorno di giudizio’.
Perché? Perché l’alleanza con Dio e la sua elezione non sono una ‘garanzia casco’,
ma consistono soprattutto nel condividere una responsabilità.
Come tornare a essere il ‘popolo eletto’?
Semplice, dice Amos: bisogna praticare la giustizia verso Dio: non culto, ma giustizia vuole Dio.
È la prima volta che viene proclamato in modo chiaro: essere giusti verso Dio significa praticare la giustizia tra gli uomini.
Se corruzione e ingiustizia perdureranno il ‘giorno di JHVH sarà tenebre e non luce’ (per la 1’ volta)
Tuttavia anche Amos apre una speranza: una prospettiva di salvezza per il RESTO d’Israele (per la 1’ volta).
E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "Antico Testamento / 2" della serie "La Bibbia in Parrocchia"
|