La Bibbia in parrocchia

Don Pierino Ongaretti


LO STILE APOCALITTICO E DANIELE

Le Apocalissi

Il genere apocalittico è uno dei più sconcertanti per noi. Eppure per tre secoli questa letteratura ha fatto furore. La Bibbia ci ha conservato due capolavori di questo genere: Daniele e l’Apocalisse.

Cos’è il genere apocalittico?

È uno stile molto vicino a quello profetico.

Il profeta ha il compito di far vivere i contemporanei nel presente mostrando loro il progetto di Dio quale apparirà nel giorno della sua venuta. Ma il suo sguardo è velato, ed egli, inoltre, spera che il popolo si converta e lo accolga. Per questo egli è messaggero di speranza.

Ma quando, per tener viva la speranza, non resta altro che affrontare la morte (e l’impegno sembra inefficace), la speranza per sostenersi vuole ‘togliere il velo’ (in latino: re-velare, in greco: apo-kaluptein). Com’è possibile esprimere questo ‘vedere’ impossibile?

Attraverso immagini, che esprimono non tanto ciò che si è visto (impossibile) quanto la certezza che ne è nata. Per questo è sempre un annuncio di speranza.

Il libro di DANIELE

Si compone di due parti.

Capitoli 1-6 : rilettura e interpretazione della Scrittura per ‘edificare’: apocalisse narrativa.

Capitoli 7-12: serie di visioni apocalittiche che descrivono come Dio vede la storia di quei secoli.

La parte deuterocanonica

Daniele (con Ester) è uno dei due libri dell’AT che ci è giunto parte in ebraico e parte in greco. Due capitoli: 13 e 14 (la casta Susanna, Bel e il drago), e due lunghe preghiere nel capitolo 3.


E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume Antico Testamento / 3 della serie "La Bibbia in Parrocchia"


Indice dei contributi audio/video

Daniele e i tre giovani alla corte babilonese

La statua d’oro. La casta Susanna

Visioni e predizioni


Playlist


Contributi video on-line