LETTERA DI GIACOMO
Autore e autenticità
Dal saluto iniziale l’autore appare come uno che gode di autorità ed è ben conosciuto nella Chiesa.
Si identifica con l’apostolo Giacomo, detto fratello del Signore, primo responsabile della Chiesa di Gerusalemme.
Nell’antichità l’attribuzione a Giacomo è pacifica. Oggi molti esegeti la mettono in dubbio.
Chi è l’autore? È senz’altro uno che conosce molto bene sia l’ellenismo sia il giudaismo.
Forse chi l’ha scritta ha usato uno pseudonimo, negli anni 70-80.
Scopo della lettera
La lettera consiste in una lunga serie di esortazioni, per lo più brevi e non legate tra loro.
Unica caratteristica comune: la preoccupazione che la fede dei credenti non sia solo teorica o astratta, ma si attualizzi nell’azione e in ogni dimensione della vita.
Stile e logica della lettera.
Lo stile della lettera è quello del ‘contrasto’ tra due modi di valutare, due logiche: la logica di Dio e la logica del mondo.
La logica del mondo è espressa in particolare dall’invidia.
La logica di Dio è espressa dall’amore gratuito:’la cura degli orfani e delle vedove’.
Il saluto alle ‘dodici tribù disperse’ è riferito alla condizione dei cristiani ‘nel mondo ma non del mondo’.
Giacomo è un testo scritturistico più da meditare che da commentare.
E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume NT/4B della serie "La Bibbia in Parrocchia"
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