LETTERA A TITO
Tito è un greco. Nasce in una famiglia pagana.
Convertito da Paolo, diventa suo collaboratore. Accompagna Paolo a Gerusalemme per il cosiddetto Primo Concilio della Chiesa (Gal 2). In seguito Paolo lo utilizzerà per mettere ordine tra i cristiani di Corinto e per rappresentarlo in diverse comunità cristiane evangelizzate durante i viaggi missionari.
Quando Paolo gli scrive la Lettera egli si trova a Creta come Vescovo, responsabile delle varie comunità dell’isola.
La Lettera
La Lettera ha molti paralleli con 1Timoteo e manifesta la stessa preoccupazione circa il comportamento e la fedeltà dei presbiteri delle diverse comunità.
Soprattutto Paolo richiama la particolare attenzione che si deve avere:
> nella scelta dei collaboratori e dei responsabili
> nell’esposizione dell’insegnamento della Chiesa, la ‘sana dottrina’, evitando le eresie.
Tutta la Lettera può essere vista come un’esortazione di incoraggiamento fatta da un pastore a un suo collega.
E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "Nuovo Testamento / 3D - Paolo e le sue lettere: "...MA LAPAROLA DI DIO NON E' INCATENATA" della serie "La Bibbia in Parrocchia"
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