La Bibbia in parrocchia

Don Pierino Ongaretti


LETTERA DI PAOLO A I COLOSSESI

Insieme con Efesini e Filemone appartiene al gruppo delle ‘lettere della prigionia’.

Colossi (o Colosse) è una città della Frigia (attuale Turchia centro-occidentale). È la patria di Filemone.

Quando Paolo vi ha annunciato il Vangelo? Mai. La comunità è stata evangelizzata da Epafra (amico e collaboratore di Paolo).

Ha la forma di una vera lettera paolina. Si compone di una parte dottrinale (capitoli 1-2) cui segue una parte parenetica (morale) nei capitoli 3-4.


Autenticità

Fin dall’antichità c’è stato chi ha negato la paternità paolina di Colossesi.

Anche oggi alcuni la negano, sottolineando lo stile particolare e le diverse affinità di linguaggio e di concetti con Efesini, altra lettera la cui paternità paolina è da molti messa in discussione.

Oggi però la maggior parte degli esegeti è concorde nell’affermarne l’autenticità. E spiega le particolarità del linguaggio e dei concetti col fatto che Paolo utilizza concetti propri delle correnti gnostiche-astrali con le quali deve confrontarsi.

La gnosi, come sappiamo, è un fenomeno di sincretismo religioso che, in quei secoli, ha coinvolto tutte le religioni ellenistiche, Chiesa compresa.


Sintesi di cosmologia gnostica

Gli gnostici dividono il mondo in tre sfere d’influenza:

la Terra è il regno dell’Uomo

il Cielo (al di là delle stelle) è il regno di Dio

l’Aria è il regno delle Potenze.

Queste ‘Potenze’ possono essere positive (angeli) o negative (démoni). Il Redentore mandato da Dio è una di queste Potenze.


Noi uomini proveniamo da un luminoso mondo aldilà della materia. Nascendo siamo precipitati nella materia. Il corpo è quindi una prigione (il ‘soma – sema’ di origine greca).

Tuttavia dentro di noi portiamo ancora una scintilla di luce, che è il nostro vero essere. Solo chi conserva in sé questa ‘scintilla’ può essere salvato.

Noi possiamo essere redenti se ascoltiamo la chiamata che giunge a noi dal mondo della luce attraverso l’Inviato. Se lo ascoltiamo, torniamo a essere esseri celesti, ‘ridestati’.

Non è quindi un’azione libera di Dio che ci salva, ma la presenza in noi di questa luce che viene risvegliata dal Redentore. Egli stesso si salva redimendo gli altri.


Data di stesura

L’affinità del linguaggio e di alcuni temi con Efesini, fa pensare che queste due lettere siano state scritte utilizzando la prima (Colossesi) come falsariga della seconda (Efesini).

Se questo è vero, le due lettere sarebbero state scritte da Paolo mentre è in prigione molto facilmente a Roma (in 4,10 accenna a Marco, che collabora con Pietro a Roma…), tra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60.


E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "NUOVO TESTAMENTO /3D - Paolo e le sue Lettere - MA LA PAROLA DI DIO NON E' INCATENATA" della serie "La Bibbia in Parrocchia"


Indice dei contributi audio/video

La grande preghiera (cristiana) di Paolo (registrato il 10.03.2014)

La missione di Paolo e la libertà in Cristo (registrato il 17.03.2014)

La morale pasquale (registrato il 24.03.2014)


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