LETTERE DI PAOLO AI ROMANI
È senz’altro la più importante delle Lettere di Paolo, la più ricca di dottrina.
Ha avuto un grande influsso sulla storia della Chiesa, specie:
V secolo: Pelagio e le controversie sulla gratuità della salvezza
XVI secolo: Lutero e la Riforma protestante
Quando è scritta
Forse a Corinto, nel 57/58, alla fine del 3’ viaggio missionario.
Paolo pensa di aver concluso il suo compito in Asia e Grecia e si orienta verso Roma e la Spagna.
Perché della Lettera
Vuol rispondere ai problemi più gravi che si ponevano allora alla Chiesa. 3 ipotesi
Prima. Il tema della Chiesa
Le crisi recenti di Corinzi e Galati l’hanno convinto della gravità del rischio di spaccatura
all’interno della Chiesa tra i giudeo-cristiani e quelli di origine pagana.
Seconda. Riconciliazione
Le turbolenze provocate dalla colonia ebraica di Roma potevano aver creato nella Chiesa di
Roma difficoltà di convivenza tra cristiani di origine romana e quelli di origine ebraica.
Paolo si proporrebbe di indurre gli uni e gli altri ad accettarsi, come fa Cristo con noi.
Terza. Autodifesa del suo apostolato.
Contenuto della Lettera
Tema: il Vangelo è potenza e sapienza di Dio per quanti credono.
Descrive: la miseria dell’umanità.
La vittoria del Vangelo (di Cristo) su tale miseria.
Punto cardine: il capitolo 5: Dio in Cristo ci riconcilia a sé.
Da qui in poi la giustificazione appare come cosa fatta: verbi al passato.
La fede cede il posto alla speranza attraverso il dono dello Spirito.
Il tema fondamentale passa dalla giustificazione alla vita: vita inaugurata dal battesimo (6)
vivificata dallo Spirito (8).
E' possibile trovare riferimenti ai temi trattati da Don Pierino Ongaretti in questa pagina nel volume "NUOVO TESTAMENTO /3A - Paolo e le sue Lettere - NON MI VERGOGNO DEL VANGELO" della serie "La Bibbia in Parrocchia"
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